CHIARA, LA MATCH ANALYST

Ciao Chiara, cosa fai in questa stagione?

Faccio il secondo assistente e il video match analyst al Sanga Milano, serie A2 femminile.

Cosa fai???

Studio i video delle partite, quelle delle avversarie e le nostre, e le analizzo.

Ma a cosa serve la video analysis nel mondo dello sport e del basket?

Il mondo dello sport professionistico si è accorto da tempo che la video analisi può assumere un ruolo importante per migliorare le prestazioni della squadra e del singolo. Nel mondo del calcio, per esempio, specialmente quello inglese, l’utilizzo dei video per migliorare le performance ricorre a strumenti sofisticatissimi e costosi ed è considerato uno strumento imprescindibile. Anche nella pallacanestro maschile ai massimi livelli è utilizzato da tempo con buoni risultati. L’anno scorso io e il capoallenatore del Sanga abbiamo fatto il primo e unico corso federale di video match analysis. Così ci siamo chiesti: perché non approfittare di questi strumenti e tecnologie anche nella nostra realtà di A2?

Nel basket la cura dei particolari, sia delle azioni del singolo che della squadra, è la base per la preparazione di ogni partita; proprio attraverso la video analysis lo staff tecnico e le giocatrici hanno modo di rivedere le singole azioni giocate, soffermarsi sui diversi aspetti (schemi, rimesse) e fasi del gioco (attacco, difesa, transizioni), della squadra, della singola giocatrice (punti forti e deboli) e, ovviamente, della squadra avversaria.

Il ruolo di video match analyst viene ricoperto da un allenatore che coniuga le sue conoscenze tecnico/cestistiche a quelle tecnico/informatiche.

Vuoi sapere esattamente come si svolge il mio lavoro durante la settimana?

Posso suddividerlo in due parti, che rivestono la stessa importanza.

La prima parte consiste nel rivedere la nostra ultima partita giocata e focalizzarmi sugli aspetti che durante una breve riunione con il capo allenatore e lo staff tecnico mi sono state evidenziati come criticità: lo svolgimento di un gioco, le letture, o errori particolari delle singole giocatrici. Ma, attenzione, metto sempre l’accento anche sulle cose fatte bene: l’analisi non serve solo a porre in evidenza gli aspetti negativi ma anche ad enfatizzare quello che ha funzionato. Estrapolati i video di queste situazioni che evidenzio con strumenti grafici, li condivido con lo staff e al primo allenamento li mostro alle giocatrici.

La seconda parte del lavoro consiste nello studiare i prossimi avversari. Di prassi rivedo le ultime 3 partite della squadra avversaria per estrapolarne i giochi e le eventuali variazioni apportate e le caratteristiche tecniche delle giocatrici. Mostro i giochi prima al capo allenatore e allo staff e poi, nella riunione video del venerdì, alla squadra. Lì si illustrano le scelte difensive per le diverse situazioni.

Tutto quello che abbiamo analizzato con i video viene poi ricordato in modo veloce nella riunione pre-partita, a quel punto siamo pronti ad affrontare un “nemico” che conosciamo…

Questo, in poche parole, è il progetto che abbiamo messo in piedi per poter dare uno strumento in più alle nostre giocatrici. Sicuramente siamo all’inizio ma con l’ambizione di migliorare nel tempo, magari cercando di capire cosa fanno quelli più bravi e con più mezzi. Voi non siete curiosi di sapere come utilizzano i video le società di A1? Cosa fa il video match analyst delle nostre squadre di vertice? Bene allora rimanete su Pinkbasket, chè nei prossimi mesi andremo ad indagare anche per voi.

Chiara Mariani